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Comunicati stampa

Nessuna novità sul destino del San Camillo: cosa intende fare la Regione?

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“Sul destino del San Camillo non c’è ancora nessuna novità: cosa intende fare la Regione?”. Lo chiede la Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin in un’interrogazione presentata al governo veneto. “Il provvedimento prende le mosse dal fatto che, ormai da più di un anno, l’Ordine dei Camillani a cui fa capo la struttura ha manifestato l’intenzione di venderla. Secondo quanto riportato da fonti di stampa l’alienazione dell’ospedale fa parte di un più ampio disegno dell’Ordine che ha ceduto il San Pio X di Milano per 60 milioni di euro e il San Camillo di Forte dei Marmi, con l’intenzione di aprire, con i proventi delle vendite, strutture sanitarie nelle zone di guerra. Nel “pacchetto” potrebbe finire anche la casa di riposo Stella Maris”.

“La Regione e l’Ulss Serenissima – continua – sembravano interessate a rilevare la struttura, esercitando il diritto di prelazione. Ci sono stati degli incontri in tal senso per discutere le future prospettive e per valutare costi e benefici dell’operazione che però finora non hanno dato alcun esito. Pare infatti che l’offerta regionale di 16 milioni di euro sia stata rifiutata dalla proprietà. Se passasse sotto controllo della Aulss 3 – avverte Baldin – il San Camillo potrebbe quindi trasformarsi in struttura pubblica, mantenendo l’apprezzato ambito della neuro-riabilitazione e i relativi laboratori di fisioterapia. Girano però anche altre voci sul futuro dei posti letto dopo l’acquisizione e i degenti potrebbero essere trasferiti nelle strutture di terraferma. Villa Salus di Mestre sembra essersi proposta come alternativa. Vista la situazione, sono state organizzate dai sindacati assemblee con grande partecipazione del personale, per informare i lavoratori della scelta della proprietà di cedere la struttura e dell’interesse manifestato dalla Regione, nell’ambito della riorganizzazione della nuova Aulss 3 Serenissima. Molti degli attuali lavoratori del San Camillo non sono stati assunti per concorso, requisito necessario in caso di passaggio dalla proprietà privata a pubblica”.

“È stato quindi convocato per il 10 aprile uno sciopero generale sia all’ospedale San Camillo che alla casa per anziani Stella Maris con concomitante manifestazione a Venezia: la decisione è stata presa dall’assemblea dei lavoratori che si è svolta il 1 di marzo insieme alla proclamazione dello stato di agitazione. Questa situazione è molto preoccupante, sia dal punto di vista del futuro di un servizio importantissimo che da quello occupazionale – conclude Baldin – per questo motivo voglio sapere dalla giunta veneta quali risposte concrete vorrà dare ai lavoratori del San Camillo e della Stella Maris, per tutelare quanto di positivo è stato costruito in questi anni sia dal punto della cura che della ricerca, con risultati riconosciuti in tutti il Paese”.

erika baldin

The author erika baldin

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