Venezia, 26 giugno 2025 – Ben 746 reati con 755 denunce, sette sequestri, 1423 sanzioni per un ammontare complessivo di oltre quattro milioni di euro. Sono le cifre dei reati edilizi censiti nel 2024 lungo il litorale veneto, anticipate dal rapporto “Mare Monstrum” di Legambiente in occasione del varo annuale della Goletta Verde: la questione verrà sollevata anche in Consiglio regionale, dove la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha depositato un’interrogazione per chiedere alla giunta Zaia come intenda prevenire e contrastare il fenomeno.
«Sebbene il Veneto sia al sesto posto in classifica -esordisce la consigliera- non si tratta affatto di dati lusinghieri. Prima di tutto perché si tratta comunque della prima regione del nord, con indici maggiori rispetto alla Romagna, alla Liguria e al Friuli Venezia Giulia. Poi perché il litorale veneto non va certo in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove lo scorso anno si sono consumati oltre diecimila reati, con aumento dello 0.7% rispetto ai dodici mesi precedenti. Una media di circa 28 reati ogni giorno, più di uno all’ora: impressionante».
Baldin si rivolge all’esecutivo di palazzo Balbi per fare in modo che lo stesso Consiglio regionale venga informato ufficialmente delle politiche in atto per frenare tali comportamenti: «Abusi edilizi, illeciti negli appalti e nelle occupazioni demaniali, cave fuorilegge ci sono anche qui -nota l’esponente del M5S- dove pure è in vigore una legge urbanistica che consente di sopraelevare pressoché indiscriminatamente anche gli edifici fronte mare, come avvenuto di recente a Jesolo e Sottomarina, pregiudicando il diritto al paesaggio. Un’eredità politica del “piano casa” berlusconiano che andrebbe seriamente ripensata», conclude Erika Baldin.