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CULTURA. BALDIN (M5S): VENEZIA, MUSEI CHIUSI UNA SCONFITTA PER LA CITTÀ E PER IL VENETO. NON SOSTENERE LA CULTURA È DOPPIAMENTE MIOPE.

«Se il governo ha stanziato 50 milioni di euro per i musei, di cui circa 3 potrebbero finire a Venezia, perché il Comune non mette un euro? Avere 400 lavoratori in cassa integrazione da marzo, perché i musei restano chiusi, è una sconfitta per la città e per l’intera regione, cui la Giunta Zaia non dovrebbe restare indifferente». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, che oggi ha partecipato alla manifestazione in centro storico a Venezia con lavoratori Filcam e Funzione Pubblica Cgil, Fisascat Cisl e Uilfpl, che chiedono la riapertura immediata dei musei, un piano per il rilancio dell’offerta dei Musei Civici e il rientro al lavoro di tutto il personale.

Prosegue Baldin: «Non sostenere la cultura è doppiamente miope. Considerare questo settore come l’ultima ruota del carro è un grave errore strategico perché, al contrario, rappresenta un baluardo della nostra economia, per il forte legame con il turismo e, come ricadute, con l’accoglienza e la ristorazione. Oltre a calpestare la storia e la tradizione della Serenessima come crocevia di culture, genti e tradizioni».

«Dobbiamo considerare la componente culturale di Venezia propedeutica e indispensabile per la costruzione della città futura, sostenibile e non più monotematica. Pensiamo – ribadisce la consigliera M5S – a cosa sarebbe l’offerta turistica di Venezia senza musei e mostre: terribilmente monca. Se non vogliamo che diventi davvero come Disneyland, dobbiamo mettere la cultura e i suoi addetti in primo piano, non nelle retrovie».

«Per questo mi rivolgo in particolare al Comune di Venezia, e in in generale alle istituzioni. Tutti – attacca Baldin – devono assumersi le proprie responsabilità, sul fronte della cultura serve un cambio di passo complessivo, altrimenti certi anelli deboli saranno sempre i primi a cedere, quando la catena è sotto sforzo. Per mesi, durante il lockdown, sembrava che l’unico problema fosse il ritorno all’aperitivo, che le colonne d’Ercole che segnavano la fine della pandemia fossero due enormi bicchieri di spritz. Ora che l’aperitivo è tornato… è troppo chiedere di cominciare a pensare sul serio ai musei e all’offerta culturale, anche in funzione turistica?».

Martedì 14 luglio 2020


Ecco il tweet che ho caricato sul mio profilo Twitter:


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

erika baldin: