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AUSILI TECNICI ALLE PERSONE CON DISABILITÀ, INDECENTE SCARICABARILE TRA GOVERNO E REGIONE. URGE SUBITO UN CAMBIO DI PASSO VERSO I NUOVI LIVELLI DI ASSISTENZA

Venezia, 12 giugno 2025 – «La spesa per la batteria di cui ho bisogno è superiore alla pensione di invalidità. Se la batteria si rompe rischio di rimanere a piedi, o sbaglio?». Con questa semplice ma drammatica domanda, rivolta al presidente della Regione Luca Zaia, l’attivista Luca Faccio ha messo a nudo l’ipocrisia di una politica che, tranne nelle dichiarazioni pubbliche, dimostra sempre meno interesse per i diritti delle persone con disabilità.

«È sconcertante – attacca Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle a Palazzo Ferro-Fini – il modo in cui la prima reazione della Regione sia stata negare ogni responsabilità e far partire il solito ritornello delle colpe di Roma. Come se al governo, oltretutto, non ci fosse anche la Lega. Una risposta indegna di un’amministrazione, che dovrebbe invece garantire piena autonomia e dignità alle persone con disabilità».

La consigliera denuncia il caos generato dal nuovo Nomenclatore tariffario entrato in vigore nel gennaio scorso, che ha di fatto eliminato i codici relativi alla riparazione di ausili fondamentali quali batterie, joystick e ruote per carrozzine elettriche. «Privare una persona con disabilità dello strumento che le permette di muoversi – continua Baldin – significa condannarla all’isolamento forzato, alla perdita del lavoro, della socialità, della dignità stessa. La Regione del Veneto non può semplicemente lavarsene le mani. I cittadini e le cittadine hanno bisogno ora di risposte concrete, non di rimpalli burocratici».

Non manca l’attacco all’esecutivo nazionale: «È evidente – sottolinea l’esponente del M5S – che il problema è nazionale e porta il marchio del governo Meloni. Da settimane le associazioni che difendono le persone con disabilità denunciano l’impatto devastante di questi tagli: il centrodestra sta letteralmente scippando diritti e risorse a chi ha più bisogno di protezione, specie con l’inflazione galoppante. Altro che governo dei patrioti: stanno abbandonando i cittadini e le cittadine più fragili, quelle che non fanno rumore, ma pagano il prezzo più alto».

Per questo motivo, Erika Baldin annuncia un’iniziativa immediata: «Depositerò un’interrogazione alla Giunta regionale, al fine di conoscere le conseguenze dei tagli in questione, nonché per sapere se esista (e con quali risorse) un piano per sopperire agli effetti di tali, scellerate decisioni politiche. Serve subito un fondo straordinario per garantire la continuità assistenziale a chi dipende dagli ausili elettrici per la propria sopravvivenza, perché ogni giorno di attesa è un’offesa alla civiltà. Non è possibile tollerare che il diritto alla mobilità venga negato per questioni di bilancio: la Regione faccia la sua parte o si renderà complice di una violazione dei diritti fondamentali». 

erika baldin: